ALGHERO E DINTORNI

Alghero

La magica atmosfera della città di Alghero e la naturale bellezza del suo mare sono le mete predilette per chi vuol godersi una vera vacanza all’insegna del relax e del divertimento.
Alghero ospita innumerevoli locali, in molti di essi si possono gustare le specialità tipiche della cucina sarda/catalana, in altri acquistare il famoso corallo della nostra Riviera, ed in altri ancora dove trascorrere indimenticabili serate con musica dal vivo e varie attrattive.

Capitale della Riviera del Corallo e principale centro turistico del Nord della Sardegna, Alghero è una delle più belle città medievali dell’isola. Chiamata Piccola Barcellona per il suo antico legame con la città catalana, Alghero accoglie ogni anno migliaia di visitatori, mantenendo il suo fascino intatto e conservando uno spirito fiero e indipendente. Tra i complessi nuragici, le domus de janas e la sua costa, ricca di sabbia finissima e acqua cristallina, la città sa conquistare al primo sguardo.

Le Spiagge Di Alghero

Un tripudio di colori e angoli di paradiso nascosti: così può essere descritta la costa occidentale della Sardegna. Ecco le 10 migliori spiagge di Alghero.

 

Spiaggia delle Bombarde

Grazie alla sabbia morbida, bianca e sottile la spiaggia delle Bombarde è tra le più famose e affollate della zona. Situata poco più a Nord di Lampianu, tra Fertilia e Punta del Giglio, le Bombarde offrono ottimi servizi di ristorazione e di relax, in un’atmosfera paradisiaca.

 

Spiaggia Maria Pia

Disegnata da piccole dune di sabbia finissima e secolari ginepri plasmati dal vento, la Spiaggia Maria Pia è un’oasi naturalistica di grande valore e bellezza. A 2 km da Alghero, la spiaggia con il suo fondale basso, l’acqua trasparente e la pineta che si diffonde come una macchia verde fino all’arenile, è meta ideale per chi ama la quiete e la semplicità.

 

Cala Dragunara

Piccola insenatura all’ombra dell’imponente Promontorio di Capo Caccia, Cala Dragunara è la quintessenza del mare di Alghero. Da qui è possibile prendere il traghetto e immergersi nelle Grotte di Nettuno, meta imprescindibile per chiunque visiti la Sardegna. L’incanto del mare e i profumi intesi della macchia mediterranea rendono Cala Dragunara un rifugio dolce e di rara bellezza.

 

Spiaggia dei Mugoni

Conosciuta anche come Baia delle Ninfee, la Spiaggia dei Mugoni è una delle mete più selvagge e selvatiche di Alghero. Situata lungo il litorale nord della Riviera del Corallo, la spiaggia è adornata da una folta vegetazione di pini ed eucalipti che garantiscono ombra e frescura tutto il giorno.

 

Spiaggia del Lido di Alghero

Apprezzata dai turisti ma anche dagli abitanti del luogo, la Spiaggia del Lido di Alghero o Lido di San Giovanni si estende per circa 3 chilometri e offre una vasta gamma di servizi. Partendo dal centro storico si prosegue verso il mare facendo una piacevole passeggiata per Via Lido.

 

Spiaggia La Speranza

Distante circa 8 chilometri a Sud di Alghero, la Spiaggia di Porto Poglina o comunemente chiamata La Speranza, è formata da ciottoli e sabbia di colore ambrato ed è meta ideale per i surfisti, grazie alla sue acque esposte ai venti caldi di Scirocco e di Libeccio.

 

Spiaggia del Lazzaretto

Nel cuore del Mar Mediterraneo, svetta la Torre del Lazzaretto, sulla spiaggia omonima, caratterizzata da sabbia chiara e fine e da un’acqua calma e fredda. Accessibile dalla Spiaggia delle Bombarde attraverso delle insenature, la Spiaggia del Lazzaretto offre tante piccole e preziose calette, ideali per godere di una dolce intimità.

 

 

Spiaggia di Porticciolo

La spiaggia del Porticciolo, situata sulla strada tra Sassari e Capo Caccia, è una mezza luna di sabbia incastonata all’interno di Cala Viola in cui spicca la grande Torre saracena voluta dagli Spagnoli, dalla quale è possibile contemplare un paesaggio mozzafiato.

 

 

Spiaggia di Punta Negra

A pochi passi dalla borgata di Fertilia, in una deliziosa baia circondata da un’alta scogliera e una pineta rigogliosa, la Spiaggia di Punta Negra è poco frequentata e adatta a tutti coloro che preferiscono vivere il mare in assoluto riposo e silenzio.

 

 

Spiaggia di Tramariglio

Dietro il Monte Timidone, si nasconde la piccola Spiaggia di Tramariglio, formata da ciottoli levigati e cinta da una folta flora mediterranea, in cui si erge la Torre omonima, costruita nel XV secolo.

 

Cosa fare sul territorio di Alghero?

Climbing: Scala del Cabirol una via ferrata.

Trekking/Walking: in tutto il Parco di Porto Conte.

Sport Acquatici: Kitesurf, Windsurf nella splendida Spiaggia di Porto Ferro.

Immersioni Subacquee: presso i numerosi centri di immersione è possibile il noleggio attrezzatura e organizzare le immersioni nelle acque cristalline del Golfo di Alghero.

Necropoli Anghelu Ruju

Scoperto casualmente nel 1903, ed esplorato in successive campagne di scavo fino al 1967, il sito di Anghelu Ruju ospita uno fra i più grandi cimiteri preistorici della Sardegna per il numero di tombe fino ad ora rinvenute. Poco meno di 40 grotticelle artificiali (le famose “domus de janas”) scavate in un bancone roccioso di tenera arenaria utilizzate da differenti culture a partire dal Neolitico Recente fino alla prima età del Bronzo. Sito archeologico di assoluto pregio, misterioso e affascinante, porta il visitatore in un luogo in cui il rispetto del culto dei morti si fonde con il rispetto della natura che queste popolazioni avevano e che, ancora oggi, si percepisce intatto.

In alcuni ambienti è ancora possibile ammirare enigmatici simboli di riti propiziatori ed elementi tipici della religiosità del periodo neolitico ed eneolitico dell’area mediterranea grazie alla presenza di bassorilievi ed incisioni.

L’architettura di queste eterne dimore è spesso arricchita di dettagli ispirati alle case dei vivi (gradini, pilastri, cornici, finte architravi, false porte, false finestre, ecc.) e i muschi che oggi dipingono quelle pareti, illuminate dai raggi del sole che si infiltrano e riscaldano la dura pietra in quelle profondità dove il buio non significava oscurità, nascondono le tracce di ocra rossa, rosso come il sangue che simboleggiava la vita.

Ed è proprio all’interno di queste piccole cellette scavate nel grembo della Madre Terra che venivano seppelliti i defunti con gli oggetti utili e cari in vita, ornamenti in pietra e conchiglia, vasi, armi e utensili litici o in bronzo e idoli femminili che dovevano accompagnarli nel viaggio verso l’Aldilà. E’ testimoniato inoltre l’uso di consumare pasti funebri all’interno delle celle e presso gli ingressi delle tombe in onore dei propri cari

Di particolare interesse: la tomba A che presenta un portello finemente scolpito nella roccia, con un finto architrave in rilievo, su cui è possibile ammirare le famose protomi taurine o teste di toro, rappresentazione della divinità maschile adorata dai popoli antichi e la tomba XXVIII, che presenta scolpiti ai lati del portello della cella maggiore i simboli associati della coppia divina “toro-dea madre”, due protomi taurine a doppie corna e testa schematizzata a rettangolo che reca all’interno cerchi concentrici incisi.
L’intero complesso sorge in località I Piani a 9 km dal mare in una vasta piana solcata dal Rio Filibertu.

I reperti sono custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e presso il nuovo Museo della Città di Alghero

Come arrivare: da Alghero si prende la SP 42 la cosiddetta “strada dei due mari” in direzione Sassari-Porto Torres. Dopo averla percorsa per ca. 6 Km sulla sinistra, si apre un ampio parcheggio sterrato in cui è posto l’ingresso alla necropoli.

Orari di Apertura > tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 14,00.

Le Grotte di Nettuno

La grotta di Nettuno (in catalano Coves de Neptú) è una formazione carsica situata a circa 24 km da Alghero, nel versante nord-ovest del promontorio di Capo Caccia, nell’omonima area protetta della Sardegna nord-occidentale.

Data la particolare collocazione dell’apertura per accedervi, l’ingresso alle grotta è possibile solo se le condizioni meteo-marine lo permettono. Per accedervi vi sono due possibilità: mediante una scalinata di 654 gradini che si snoda lungo la parete del massiccio di Capo Caccia, la cosiddetta Escala del Cabirol (in catalano, “La scala del capriolo”, proprio per la particolare conformazione che si inerpica sul promontorio), opera dell’architetto, politico e poeta sardo Antoni Simon Mossa

L’altra possibilità è via mare, con partenza dal porto di Alghero o dall’imbarco del molo della Dragunara a Porto Conte, questa scelta è consigliata soprattutto se si vuole visitare parte della costa e/o non si abbia voglia o possibilità di fare i 654 gradini, impresa ardua soprattutto per il ritorno. Il servizio traghetti è attivo giornalmente in primavera e estate e con frequenze minori in autunno e inverno. Fino al 1959, data di completamento della Escala del Cabirol la grotta di Nettuno era visitabile solo dal mare, e quindi accessibile solo in condizioni di mare calmo. Questa situazione rendeva molti problemi poiché la fama della grotta faceva confluire oltre ai turisti moltissime personalità che a volte non hanno potuto visitarla. Già dall’800 moltissime erano le idee e progetti anche molto fantasiosi. Il più comune era quello di costruire un tunnel che partendo dal versante sud di Capo Caccia, punto prevalentemente calmo soprattutto con il vento dominante di maestrale, portasse alla grotta. Nel famoso libro del viaggiatore sir John Warren Tyndale The Island of Sardinia pubblicato a fine ‘800, il Tyndale aveva prospettato questa soluzione, poiché nonostante un soggiorno molto prolungato presso Alghero non poté visitarla con sua grande frustrazione, e dovette rifarsi alla descrizione dell’altro scrittore/viaggiatore Alberto Ferrero Conte De La Marmora che scrisse il libro Voyage en Sardaigne.

La grotta fu scoperta da un pescatore locale nel XVIII secolo, e fin da allora si rivelò una popolare attrazione turistica. La grotta prende il suo nome dalla divinità romana del mare, Nettuno